Il momento di distanza fisica che stiamo vivendo prosegue, ma si intensifica sempre di più la comunione spirituale fra noi… Un tempo che può essere visto come fecondo nella misura in cui ciascuno di noi sta avendo la possibilità di rientrare in sé stesso, come accadde al figlio della parabola del Padre misericordioso: «Allora, rientrato in sé, disse…» (Lc 15,17).
Questo momento ci sta facendo scoprire e ri-scoprire la tecnologia con i suoi mezzi, come forma di unione spirituale capace di coinvolgere anche i nostri sensi nella partecipazione ai diversi momenti di preghiera ed alle celebrazioni che scandiscono le ore della giornata in casa. Dunque, la nostra casa è una Chiesa Domestica. San Paolo scrive: «Salutate la Chiesa che si riunisce nella loro casa»; nella Lettera ai Romani fa riferimento alla “Chiesa domestica” ove si radunavano i cristiani a celebrare l’Eucaristia. Anche nei saluti finali della Prima Lettera ai Corinzi l’Apostolo presenta una nota coppia di cristiani, Aquila e Priscilla, «con la Chiesa che si raduna nella loro casa» (16,19). La Lettera ai Colossesi ha questo saluto finale:
«Salutate i fratelli di Laodicea, Ninfa e la Chiesa che si raduna nella sua casa» (4,15). Infine, nel biglietto per l’amico Filemone, Paolo si rivolge «alla Chiesa che si raduna nella tua casa» (v. 2).
Il tempo scorre… La quaresima sta volgendo al termine… Ci prepariamo a celebrare il mistero grande della nostra Fede:
San Paolo, scrivendo ai Corinzi, ancora ci ricorda:
«Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede» (1 Cor 15,14).
Vi invitiamo, a tal proposito, a prendere visione del comunicato n. 8 del 27 marzo u.s. (con i relativi allegati) del nostro Vescovo – Mons. Giovanni D’Alise, che riporta gli orari delle celebrazioni dal giorno 3 aprile alla domenica di Pasqua (12 aprile p.v.).
Viviamo in stretta comunione, assieme al nostro Pastore, questi santi giorni, con la certezza che il Signore è risorto e non ci lascia mai soli nella nostra solitudine! Oggi giorno, nella celebrazione eucaristica, presento al Signore ciascuno di voi e gli chiedo di farsi presente a ciascuno facendo sentire la sua “carezza e sicurezza paterna”. Vi sono sempre accanto e farò giungere a voi un pensiero spirituale specifico nei prossimi giorni santi.
Preghiamo insieme. Restiamo saldi nella comunione spirituale. Il Signore ci guidi e ci assista.