
Cenni storici del Santuario di Sant'Anna

La nascita
Le Devote
Nel 1832, nella Via S. Elena in Caserta, propriamente della viella Salomone, nel terzo palazzo a destra, in due modeste stanzette, abitavano due sorelle, nubili per scelta ferventi della vita cristiana, le quali riscuotevano ottima reputazione presso gli abitanti del quartiere. Non erano ricche materialmente, ma avevano un gran tesoro: l’amore di Dio e del prossimo. Istruite appena il necessario per quei tempi, le mamme affidavano loro i bambini per l’intera giornata. Le sorelle Costa, soprannominate le “devote” educarono parecchie generazioni di bambini infondendo in essi in profondo spirito cristiano. Ogni giorno accompagnavano i bambini in una delle stanzette dove, su una parete, vi era una nicchia e qui pregavano con le mani giunte e gli occhi fissi sulla grande statua di S. Anna. Era la nostra immagine gloriosa di S. Anna che, ogni anno, durante la solenne processione per le vie cittadine, per tradizione, viene portata anche presso quell’abitazione, che, ancora oggi, viene chiamata la “casa di S. Anna”.
Il Santuario
La Congrega di Loreto
Durante il colera del 1836 che fece tante vittime anche a Caserta, una delle sorelle Costa si spense e fu sepolta nell’attuale cimitero di Santa Maria di Macerata, presso San Clemente di Caserta, luogo d’inumazione dei morti dell’epidemia che si trova sulla strada statale fra Caserta e Maddaloni. L’altra sorella sopravvisse fino al 1838 nel suo testamento lasciava la statua di S. Anna alla Congrega di Loreto di Caserta – sita nell’attuale Piazza S. Anna, già Piazza Marconi – la cui origine risale al 1609. I confratelli accolsero tale dono con grande entusiasmo ed il Priore nel tempio della Confraternita. Giovanni Bozzaotra, artista indoratore della Real Casa, ritoccò la statua a sue spese. L’immagine di S. Anna incominciò a riscuotere tantissima devozione in tutto il territorio e nel 1851, un celebre scultore napoletano la restaurò totalmente. Nel 1943, il 27 agosto, durante la seconda guerra mondiale, anche Caserta fu bombardata. Fu colpita anche la cappella della Confraternita. La statua di S. Anna rimase miracolosamente intatta nella sua nicchia in mezzo a tante schegge penetrate ovunque; mentre le altre statue furono travolte dalle rovine.
La Ricostruzione
27 agosto del 1946
Il 27 agosto del 1946 – nel terzo anniversario della distruzione del Santuario – con una cerimonia indimenticabile – fu benedetta da Sua Ecc.za Mons. Bartolomeo Mangino, la prima pietra del Santuario di S. Anna, su progetto dell’Ing. Salvatore Menditto. Nel 1953, ad opera dell’artista Lebbro di Napoli, la statua fu radicalmente ritoccata, consolidata e ravvivata di nuova bellezza. Il tempo inesorabile e crudele nel devastare le cose, corrose anche il Santuario di S. Anna: sconnesso e sottotetto in cartongesso pericolante. E così l’intrepido coraggio e la solerzia del Canonico don Giov. Battista Gionti, allora Parroco della Parrocchia SS. Vitaliano ed Enrico, nonché Rettore del Santuario di S. Anna – col concorso fattivo dei fedeli – il 1997 diede inizio ad un ardito progetto di ristrutturazione e, lasciando intatte le strutture perimetrali, ha dato un volto nuovo ed accogliente al Santuario.
L'azione pastorale del Vescovo
Per volontà dello Spirito Santo, manifestata a noi attraverso l’azione pastorale di Mons. Giovanni D’Alise – Vescovo della diocesi di Caserta, nell’ottobre del 2017 viene designato Rettore del Santuario Diocesano di S. Anna e Parroco della Parrocchia del SS. Vitaliano ed Enrico, don Andrea Campanile. Camminiamo nell’Amore di Dio con la consapevolezza che ogni nostra azione e pensiero sia per la maggior gloria di Dio e della Vergine Maria e della Protettrice di Caserta, la gloriosa S. Anna.

Galleria Storica del Santuario
RASSEGNA STORICO-FOTOGRAFICA DEL SANTUARIO DI SANT'ANNA
«IL POPOLO CASERTANO RACCONTA»
- Solenni Festeggiamenti – Santa Eucarestia
- Processione a Sant’Anna – Anno 1963
- Processione a Sant’Anna